IL CICLONE CARONTE: LA MORSA DEL CALDO AFRICANO DELLA MUTAZIONE CLIMATICA

In queste ultime due settimane l’Italia e parte dell’Europa Occidentale è stata invasa dall’anticiclone africano “Caronte”,che sta facendo impazzire il nostro Paese. Temperature record su valori di 36-38 gradi che causa l’umidità vengono percepite in 40 41 su tutta la penisola. Un ondata di caldo anomala con valori sopra le medie del periodo e soprattutto spropositate rispetto al clima mediterraneo con estati secche e inverni rigidi. Una clima tipicamente tropicale con sbalzi termici notevoli con conseguenze sull’ecosistema. Nel corso degli ultimi 15 anni si è assistito a una notevole mutazione del clima mediterraneo in clima tropicale come molti esperti dicono è una logica causa dell’inquinamento atmosferico e dei danni che provoca. Se ci fate caso in inverno le nebbie sono diventate rare e nei mesi di gennaio -febbraio( anche se spesso capita già da metà dicembre) le temperature sono piuttosto rigide mentre verso la primavera anziché avere un clima tipicamente temperato si iniziano già ad avere piuttosto alte rispetto al periodo. I climatologi delle Nazioni Unite danno la colpa al fatto che l’effetto serra sta distruggendo l’ecosistema con conseguenze che secondo le previsioni potrebbero essere catastrofiche. Un primo esempio lo possiamo avere dal fatto che Fenomeni con la formazione di Tornando ormai sia diventata una questione seria e problematica con danni molto estesi e altrettanti feriti. Vedi l’ultimo tornado che è avvenuto nei primi di questo mese nella Provincia di Venezia,e altri casi si sono verificati nel sud italia. Non solo. Il bollettino meteo diramato poche fa ha annunciato una attenuazione della calura africana grazie a una pertubazione atlantica che porterà aria fresca abbassando di qualche grado le temperature ma provocando tuttavia temporali localmente fortissimi con rischio di grandine e tornando appunto. In particolare la zona più a rischio è la Pianura Padana,che fa quasi da catino del calore. Per quanto riguarda il Sud Italia non è dato sapere previsioni certe. Tornando al discorso della mutazione del clima mediterraneo in clima sub tropicale dobbiamo prendere in esame ulteriori dati. Oltre che ai valori medi cambiati di 1,5 gradi si è constato che l’estate ha una fine sempre più posticipata ovvero fino a metà di ottobre e la primavera già verso la fine di febbraio comincia in quanto le temperature pomeridiane superano le medie stagionali.quindi abbiamo dei pomeriggi temperati. Anche le “strom track” ovvero le traiettorie delle pertubazioni ,hanno avuto una sensibile modificazioni portandosi a latitudine più alte. Questo comporta maggiori giorni anticlonici sul sud Europa di origine algerina e sahariana e di conseguenza periodi maggiori di siccità. Infatti il numero di giorni piovosi è diminuito in modo significativo nel giro degli ultimi 10 anni. Non solo. Abbiamo l’effetto contrario vale a dire fenomeni di flash flood ovvero le alluvioni lampo. Se noi aggiungiamo le grandinate i danni per l’agricoltura sono notevoli . Anzi i raccolti saranno sempre minori e questo comporterà tracolli finanziari notevoli e seri problemi per l’alimentazione. Infatti è prevista una riduzione del raccolto pari al 2% ogni 10 anni. Il tutto dovrebbe coinvolgere circa 10 milioni di persone. Ecco perché bisogna investire maggiormente sulle fonti di energia rinnovabili . Questo potrebbe essere un punto di partenza per affrontare i cambiamenti climatici ed essere pronti per i rischi che spesso vengono sottovalutati. È sotto l’occhio di tutti ormai che il clima è cambiato e c’è ne stiamo accorgiendo sulla nostra pelle. Con questo caldo anomalo lo possiamo percepire. I più a rischio sono anziani e bambini e di vittime ce ne sono state. Malori colpi di sole e abbassamento della pressione in alcuni casi qualche sintomo influenzale sono già avvenuti. Piscine laghi e spiagge sono presi d’assalto dalla gente in cerca di refrigerio e i condizionatori che vanno 24 ore su 24 hanno già provocato blackout. Vestirsi leggeri evitare di uscire nelle ore più calde (13-18) bere molta acqua e mangiare tanta frutta e verdura sono i classici consigli che si danno in questi casi. Ma all’orizzonte è il caso di dirlo bisogna prepararsi al peggio. Infatti si dice che dopo Caronte arriverà appunto il Ciclone Circe ovvero l’anticiclone che come detto sopra nell’articolo porterà appunto calo di temperature e acquazzoni. Ma con ogni probabilità non sarà l’ultimo fenomeno meteorologico dell’estate. C’è ne attendono altri. Dopotutto l’estate è nel suo culmine.

A PRESTO AMICI!

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